'A Fera Bjonica: un fiore di campagna all’occhiello del nostro territorio
Adesso anche la città di Giarre e tutto il comprensorio jonico-etneo possono stabilmente vantare la propria “fera bio”, partecipe a fianco delle “sorelle” di Catania, Palermo, Messina ed Enna, di una rete regionale d’eventi e appuntamenti in cui le istanze per un’alimentazione sana ed un’agricoltura vitale, la riconoscenza verso la madre terra e il sentimento di cittadinanza universale si trasmettono, s’intrecciano e magari si fondono, mirabilmente.
Da Acireale a Letojanni - lungo la costiera e su per la fascia pedemontana - produttori biologici e consumatori consapevoli potranno mensilmente convergere in un punto di incontro e di scambio diretto e personale: di merci e di saperi, di esperienze e di progetti. Un luogo da dove muovere verso altri luoghi: le stesse aziende agricole, per stimolarvi la vendita “dal campo” e le visite aperte, sempre ben accette; le scuole, le piazze, i cortili dei nostri paesi, per propagarvi, elevandoli a potenza, i valori comuni di una nuova economia, naturalmente e socialmente sostenibile.
‘A Fera Bjonica, salpata dall’alveo del torrente Cacocciola a Macchia di Giarre nel novembre 2010, fatto scalo a Piazza Duomo e transito a Villa Margherita per l’estate, è approdata domenica 30 ottobre 2011 all’Ex Macello in Piazza Ungheria a Giarre, con il suo carico di verdure fresche coltivate senza veleni, di pani e farine di grani antichi di Sicilia, di uova di galline razzolanti, di monili artigianali in corteccia e pietre di fiume, di vino e frutta dell’Etna: ricca di tanti aromi locali e pur fragrante d’esoticità. Piccola arca di variopinta umanità.
Salutata dai drappi del WWF e allietata dalle note jazz di Paul Rodberg (al trombone) e Giambattista Immé (alla chitarra), la manifestazione ha intrattenuto simpaticamente il pubblico accorso senza la solita fretta di pagare e scappare (o scappare senza pagare) onde limitare il tempo perso a fare la spesa: nuovo stile di consumo per un nuovo stile di vita, o viceversa.
Voglia di partecipazione e condivisione, spirito d’apertura e tolleranza, ambiente armonioso e festoso sono i semplici ingredienti di questo piccolo e prezioso esperimento ecologico promosso attualmente dal Gruppo Produttori Solidali Jonico-Etneo insieme alle Artigiane Fiumefreddesi, allo Sportello Immigrati del Distretto Socio-Sanitario n. 17, all’Officina Sicilia Bedda, al Gruppo Resistenza Umana, al consorzio associativo Omega Tre, all’Associazione Viviana Lisi-Casa della Speranza, all’Associazione Rumena e al Fondo Mondiale per la Natura.
L’appuntamento, che si rinnoverà ogni ultima domenica del mese, si avvale del patrocinio del Comune di Giarre. Per informazioni e adesioni, ci si può rivolgere ai numeri telefonici: 380 7929017 - 349 0943596; all’indirizzo e-mail: aferabjonica@gmail.com o alla pagina “A Fera Bjonica” su Facebook.
Arrivederci dunque, in tanti, a domenica 27 novembre.
La Sicilia è cosa nostra, la Sicilia è casa nostra.